“BetaGlue raccoglie alcune eccellenze mondiali nell’ambito della lotta tumorale, e la loro intuizione di combinare tecnologie esistenti e già attive sul mercato in modo innovativo è semplicemente formidabile”Questo mese abbiamo annunciato il nostro investimento in BetaGlue Technologies, azienda fortemente innovativa che opera nelle Life Science di cui vi avevamo già parlato negli scorsi mesi e che ha sviluppato tecnologie proprietarie terapeutiche e diagnostiche disruptive in campo oncologico.

Il round di finanziamento complessivo è di 10 milioni di euro di equity a cui LIFTT ha partecipato con 1 milione di euro. Oltre a LIFTT entreranno a far parte del capitale della società: Fin Posillipo (Petrone Group), Kairos Partners SGR, Neva Sgr (Gruppo Intesa Sanpaolo), Profequycapital e Romed, con un reinvestimento di Innogest Capital e Panakès Partners, già presenti nel capitale societario.

L’investimento servirà a finanziare le attività future di BetaGlue Technologies, che ha ambizioni globali finalizzate a raggiungere differenti milestone in Europa e negli Stati Uniti per lo sviluppo e la registrazione della piattaforma di radioterapia avanzata, BAT-90. Priorità di tale sviluppo saranno il completamento degli studi clinici già in corso nelle indicazioni tumore epatico e mammario e la loro approvazione regolatoria, oltre al completamento dello scale-up industriale in Europa e negli Stati Uniti del dispositivo per biopsie sicure, già testato clinicamente nella biopsia polmonare ed epatica.Completamento degli studi clinici già in corso nelle indicazioni tumore epatico e mammario e la loro approvazione regolatoria.

Il BAT-90

La Società ha sviluppato e brevettato un prodotto antitumorale denominato BAT-90 (“Beta Ablation Therapy with Yttrium-90”), composto da una matrice biocompatibile che emette radiazioni beta, somministrabile al paziente tramite un’iniezione percutanea o in corso di intervento chirurgico. Il processo prevede che le microsfere marcate con Ittrio 90 che sono al suo interno vengano iniettate nel tumore o sui margini della sua resezione chirurgica e, grazie al rapido raggiungimento della completa polimerizzazione della matrice che le contiene, siano trattenute esclusivamente nella zona di iniezione. Grazie a ciò, le microsfere non si diffondono in altri organi o tessuti e rilasciano la loro energia radiante solo nel tessuto target.

La tecnologia BAT-90 è nata all’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli, dove l’iniezione intra-arteriosa di microsfere radioattive nel trattamento del tumore epatico (cosiddetta TARE) è stata estesa al di là di tale indicazione e via di somministrazione.  Questo grazie all’uso di una colla biocompatibile a rapida polimerizzazione che trattiene efficacemente le microsfere radioattive, permettendo di iniettarle direttamente e con sicurezza in vari tessuti target. Questi ultimi possono essere sia tumori o metastasi non resecabili chirurgicamente, che vengono così irradiati in-loco, sia margini di resezione tumorale, che potrebbero presentare ancora cellule cancerose residue (la causa principale di recidiva locale) e che possono essere bonificati grazie a BAT-90.

BAT-90 apre dunque importanti prospettive in campo oncologico, con vantaggi sia per il paziente che per il sistema sanitario. Si tratta, infatti, di una soluzione di medicina nucleare terapeutica estremamente precisa (colpisce solo l’area interessata dal tumore), personalizzata (tarata sulle necessità cliniche del paziente), rapida (una sola iniezione con polimerizzazione in pochi minuti) e sicura (l’energia radiante viene rilasciata dove serve, evitando irradiazioni di organi e tessuti limitrofi che potrebbero essere fonte di rischio per il paziente e gli operatori sanitari).

Il Dispositivo “Biopsie Sicure”

La Società ha sviluppato un’ulteriore tecnologia proprietaria, in corso di brevettazione: si tratta di un dispositivo medico che, grazie all’utilizzo della sola matrice biocompatibile, usata anche in BAT-90, consente di effettuare biopsie sicure in oncologia, prevenendone complicanze anche severe dopo procedure polmonari o epatiche. Il device è stato testato in uno studio clinico multicentrico in Italia su 40 pazienti sottoposti a biopsia polmonare diagnostica, evidenziando una riduzione statisticamente significativa rispetto ai dati presenti in letteratura dell’incidenza di complicanze, che includono emorragie e pneumotorace, diminuendo di conseguenza in modo rilevante anche i costi sanitari associati alla loro insorgenza.Un dispositivo medico che, grazie all’utilizzo della sola matrice biocompatibile, usata anche in BAT-90, consente di effettuare biopsie sicure in oncologia.

Riccardo Palmisano, Executive Chairman e Antonino Amato, CEO/CMO di BetaGlue Technologies hanno commentato: “Accogliamo con entusiasmo l’ingresso di nuovi soci qualificati, che ci permetterà di accelerare i piani di sviluppo di BetaGlue. Con il loro contributo, potremo rafforzare i pilastri della creazione di valore per la Società, quali sviluppo clinico e scale-up industriale dei nostri prodotti innovativi. In tal modo siamo fiduciosi di poter trasferire il concetto di medicina di precisione in radioterapia a vantaggio di pazienti e operatori sanitari, e al contempo di rafforzare il valore per gli investitori che hanno avuto fiducia in noi e nella nostra tecnologia”.

“Per LIFTT questa operazione rappresenta una grandissima opportunità: BetaGlue raccoglie infatti alcune eccellenze mondiali nell’ambito della lotta tumorale, e la loro intuizione di combinare tecnologie esistenti e già attive sul mercato in modo innovativo è semplicemente formidabile, anche e soprattutto in relazione alla gravità delle patologie che rappresentano il loro target di riferimento ed al potenziale correlato”. Giovanni Tesoriere, CEO di LIFTT