Il crittografo americano ospite all’evento di LIFTT e Fulgur Ventures per parlare di blockchain e quantum technology

Soltanto un anno fa aveva pronosticato che il Bitcoin avrebbe raggiunto la soglia dei 100.000 dollari; gli sono bastati pochi mesi per avere ragione.  Adam Back, crittografo, tra i più importanti e celebri sostenitori della corrente cyberpunk, considerato (o meglio, sospettato) l’inventore del Bitcoin, non ha mai cambiato le proprie posizioni in materia di valute non regolamentate. Oggi, dopo oltre trent’anni di attività nel campo della crittografia e della cybersicurezza, vede ancora nuove sfide per la moneta digitale più famosa e ricca al mondo.

Bitcoin, blockchain, quantum technology e le loro implicazioni sul piano sociale ed economico sono stati i protagonisti dell’evento organizzato da LIFTT, il venture capital presieduto dal fisico e imprenditore Stefano Buono, in collaborazione con Fulgur Ventures. Intitolato “From Blocks to Qubits” e moderato dal giornalista Marco Zatterin, l’incontro si è tenuto nella suggestiva cornice della Pinacoteca Agnelli – La Pista 500 di Torino. Sul palco insieme a Adam Back, il Co-founder e CEO di Random Power Massimo Caccia. La sua startup si propone di realizzare chiavi crittografiche inviolabili a supporto dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity e delle simulazioni numeriche.

È piuttosto interessante che dopo oltre quindici anni dalla nascita del Bitcoin, il governo degli Stati Uniti stia diventando più aperto verso questa valuta, stia migliorando le normative di riferimento e stia addirittura discutendo della possibilità di costruire una riserva strategica di Bitcoin, proprio come hanno una riserva d’oro, cosa che nessuno si sarebbe aspettato anche solo un anno fasostiene Adam Back Non so se lo faranno o quanto rapidamente, ma il fatto stesso che se ne parli, e che ci si riferisca al Bitcoin in modo positivo, è incoraggiante e dà fiducia a istituzioni finanziarie, aziende private e individui per esplorare più seriamente l’adozione del Bitcoin”.

Massimo Caccia, CEO di Random Power, ha così commentato: “Qualche anno fa, studiando una nuova classe di rivelatori di particelle a fotoni, mi sono reso conto che questi dispositivi soffrivano di un rumore quantistico irriducibile – ha raccontato Caccia – Sembrava una spina nel fianco, ma poi abbiamo capito che c’era qualcosa di prezioso: il valore della non prevedibilità. È iniziata così l’avventura di RandomPower; La partecipazione in alcune competizioni per startup, prima qualificandoci e poi vincendone qualcuna, ci ha permesso di farci conoscere da LIFTT, che si è fidata di noi e del nostro progetto. Oggi stiamo facendo del nostro meglio per fornire una non-predicibilità quantistica per la crittografia, per la protezione della privacy e della nostra vita digitale”.

Bitcoin e quantum technology potrebbero essere le chiavi di un futuro tutto da scrivere, ma che potrebbe tardare a causa delle guerre commerciali paventate nelle ultime settimane.

Mentre la deregolamentazione spinge verso un mercato più libero, i dazi vanno nella direzione opposta – puntualizza Back – Si tratta di un approccio un po’ contraddittorio, e naturalmente i mercati non amano l’incertezza. L’obiettivo finale di queste politiche non è molto chiaro, anche perché sono già in corso delle negoziazioni con alcuni Paesi per ridurre i dazi o di stipulare accordi di libero scambio bilaterali. Alcune delle ultime dichiarazioni di Trump non suonano molto logiche dal punto di vista economico, ma forse servono solo per portare gli altri al tavolo delle trattative”.

I primi effetti sono già visibili, soprattutto dalle aziende.  “Un eventuale congelamento dei rapporti tra Cina e USA impatterebbe inevitabilmente su tutto il settore tech assicura CacciaAbbiamo potenziali clienti da entrambe le parti. Ma se vendi a una compagnia cinese, vieni etichettato come “azienda che vende ai cinesi”, e questo compromette i rapporti con gli americani. E viceversa. I primi effetti sono già visibili nel marketing”.

A margine dell’evento, i due esperti hanno riproposto le loro personali posizioni sui temi a loro più cari: Bitcoin e quantum.

Così Adam Back: “Bitcoin è denaro del libero mercato. Molte persone si fidano più del mercato e della società che di una piccola élite al Governo. Credo che ogni individuo dovrebbe poter scegliere. Per migliaia di anni abbiamo avuto denaro fisico libero. Oggi dovremmo poter avere la stessa aspettativa di libertà, privacy e associazione online. Mi oppongo alla deriva verso la sorveglianza. Non siamo obbligati a usare la moneta digitale della banca centrale. Ci sono conti bancari, carte di debito, app varie. Il sistema bancario europeo è molto competitivo, quindi credo che i governi europei avranno difficoltà a convincere un pubblico tecnicamente consapevole a usare anche valute non regolamentate”.

Massimo Caccia: Il quantum computing può essere una minaccia, ma anche una protezione. Può rompere gli attuali schemi crittografici (in teoria), ma può anche offrire nuove tecnologie per difendere la privacy, come la distribuzione delle chiavi quantistiche. Tocca a noi sfruttarlo al massimo. Vedo il quantum come uno strumento tecnologico applicabile a tutto… anche al Bitcoin”.

Alice Mariotti, Head of Communications & IR di LIFTT, ha dichiarato: “LIFTT è felice di sostenere Random Power nel suo sviluppo e nel suo percorso di crescita, specialmente in occasione di momenti di dialogo e di confronto con i personaggi più illustri e autorevoli del settore tech. La divulgazione scientifica, specie in ambito tecnologico, è infatti uno dei campi di maggiore interesse per LIFTT, in quanto permette ad investitori e pubblico di conoscere tecnologie innovative e scoprire quanto queste siano, in realtà, molto più vicine di quanto si pensi”

Filippo Farenga di Fulgur Ventures ha aggiunto: “Vogliamo ringraziare tutti i partecipanti all’evento e il giornalista Marco Zatterin, la cui moderazione ha saputo dare ritmo e profondità al confronto tra i relatori, rendendo l’incontro ancora più stimolante e accessibile. Siamo entusiasti nel vedere quanto l’interesse verso Bitcoin e le sue applicazioni più innovative stia crescendo a Torino, una città sempre più centrale nel panorama dell’innovazione tecnologica. Un segnale concreto di questo fermento è il lavoro dell’associazione BitPolito, che ha contribuito alla nascita del primo Master Executive dedicato a Bitcoin al Politecnico di Torino, un passo importante per la formazione di professionisti in grado di guidare l’innovazione. In questa direzione guarda anche il progetto Blox Space, un futuro hub fisico interamente dedicato allo sviluppo e alla sperimentazione su Bitcoin, che sorgerà proprio a Torino. Un’iniziativa che conferma come la città stia diventando un punto di riferimento per il settore”.